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Il nostro tempo sembra sempre più caratterizzarsi per una profonda frammentazione delle relazioni, in cui il ripiegamento sul proprio benessere individuale finisce col mettere in crisi anche le più tradizionali istituzioni tra cui la comunità religiosa, la scuola e la stessa famiglia, ambiti a cui in passato era anche affidato il compito della formazione delle nuove generazioni e della trasmissione di valori comuni e identitari. Viktor E. Frankl (1905-1997), fondatore dell'indirizzo psicologico denominato "logoterapia" e "analisi esistenziale", aveva fin dall'immediato secondo dopoguerra intuito tale disagio, proponendo quale antidoto uno spostamento di focalizzazione dall'autorealizzazione all'autotrascendenza, intesa quest'ultima come capacità di un amore per l'altro caratterizzato dalla cura e dalla ricerca del bene altrui. In tal senso, questo volume intende riprendere le intuizioni frankliane a supporto di una relazione d'aiuto che si caratterizzi per questa centralità data all'altro da sé, nella fedeltà a un senso della vita liberamente e responsabilmente assunto. Rivolto a chiunque eserciti, a vario titolo, una relazione d'aiuto, il volume intende favorire una prassi educativa, formativa e consulenziale capace di: promuovere atteggiamenti di accoglienza, integrazione e inclusione dell'altro in quanto diverso da sé; rendere capaci di ascolto empatico, anche laddove l'altro sia portatore di notevoli diversità culturali e generazionali, arrivando a definire il concetto di exopatia. A questo riguardo, viene messa in evidenza tutta una serie di abilità riconducibili ai livelli del sapere, del saper essere e del saper fare, funzionali al raggiungimento degli obiettivi descritti. In particolare: la comunicazione efficace e il dialogo socratico; l'art-counselling come "luogo" privilegiato per lo sviluppo di competenze rivolte alla ricerca di senso e alla condotta pro-sociale.